Non ricordo quando ho cominciato ad apprezzare la cucina cinese e quella orientale in genere, sicuramente però posso dire il perché: l'apprezzo per la sua consistenza e per l'effetto croccante ed elastico che ha sotto i miei denti; mi piace il miscuglio dei vari ingredienti ed il principio del mescolare sapori e colori tra i più disparati; mi piacciono i profumi e la "musica" che producono i cibi quando li cuocio e poi mi piace l'aspetto comunitario di questa cucina, il consumo collettivo, per cui ogni commensale attinge da piatti comuni, mescola con salse e socializza il piacere che ne ricava.
Quando preparo una cena per gli amici, ma anche per la mia famiglia, mi affascina sempre il momento della "regia": il pranzo non ha una portata principale, come nella nostra cucina e la presentazione delle portate è quasi contemporanea e dettata da antichi equilibri gustativi, un piatto piccante si accosta ad uno più delicato, uno croccante ad uno sugoso, uno di carne si alterna ad uno di pesce e così via. Questi sono i piatti che ho imparato a fare, ma ne invento spesso molti altri, unendo gli ingredienti che ho al momento a disposizione con varie spezie, seguendo l'ispirazione del momento e il tutto inizia così: "Ragazzi, si mangia cinese questa sera? ....."