Sono per i dolci di Carnevale per eccellenza. A Bologna dove abito si chiamano sfrappole ma ogni regione ha la sua ricetta e il suo nome, si chiamano anche frappe, bugie, cenci, chiacchiere, ecc. Noi a casa li chiamavamo Galani o Crostoli e questa è la ricetta originale di mia madre che andava un po' ad occhio nelle dosi!
Ingredienti
300 g di farina 00
2 cucchiai abbondanti di zucchero
una noce di burro
1 bel bicchierino di grappa (oppure di vino bianco secco)
2 uova intere
un pizzico di sale
la buccia grattuggiata di un arancia non trattata
olio di semi di arachide per friggere o ancora meglio strutto
zucchero a velo
Preparazione
Impastare gli ingredienti e lavorare l'impasto in modo che alla fine non sia troppo duro, lasciarlo riposare un paio d'ore. Tirare una sfoglia molto sottile e ritagliare tanti rettangoli. Mia madre faceva all'interno di ognuno 2 tagli paralleli prima di friggere le sfoglie, oppure tirava delle strisce che poi annodava. Friggere in olio o strutto caldo e abbondante. Scolare i galani quando saranno ben gonfi e dorati e appoggiali sulla carta assorbente da cucina. Trasferirli man mano su di un piatto e spolverizzali con lo zucchero a velo quando sono ben raffreddati. Ad ogni morso si deve sentire la croccantezza e vedere una nuvola di zucchero tutta intorno, buon appetito!