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Immagine del redattoreLannaronca

Quattro passi in Val di Non 2019 - seconda parte

Giorno 4 agosto

Questa mattina ci alziamo presto, ci aspetta una bella camminata attraverso un sentiero panoramico che porta al Santuario di San Romedio.

Arriviamo fino a Sanzeno, dove parcheggiamo la macchina e cerchiamo le indicazioni.

Il sentiero che percorreremo è completamente scavato nella parete di roccia e segue il tracciato di un vecchio canale nel profondo canyon di San Romedio che serviva per irrigare i campi.

Il primo pezzo comincia su strada sterrata e si snoda assolato tra i meleti della valle sottostante, poi entriamo per un breve tratto in un bosco fresco e buio fino a quando penetra letteralmente nella roccia e prosegue su passerelle di legno.

Ci troviamo quasi in un “tunnel” aperto sullo strapiombo e abbiamo la sensazione di essere parte della roccia, adrenalina pura!

C’è poca gente e noi ci godiamo il silenzio rotto solo dal rumore dei nostri passi e dal torrente che scorre a valle.

Il sentiero è per lo più pianeggiante e per fortuna ben protetto da robusti parapetti di legno; si affaccia sulla gola sottostante offrendoci scorci magnifici.

Camminare tra roccia viva e vuoto è veramente emozionante anche se in alcuni tratti dobbiamo camminare curvi, abbassandoci per non battere la testa!

Nel tratto finale il cammino si allarga, si inoltra in un bosco di faggi e si riconduce alla strada asfaltata che passa poco sotto, parallela al sentiero, dove ci fermiamo a riposare un po’ e ad ammirare qualche cascatella.

Ma la fatica non è ancora finita, per raggiungere il santuario dobbiamo ancora percorrere un ultimo tratto in forte salita composto da scalini di acciottolato, ma lo spettacolo che ci attende è superbo.

Questo meravigliosa costruzione, si trova in una profonda gola, su di un ripido sperone di roccia. Mi viene da chiedere come l’estro e l’abilità umana, abbiano potuto creare una tale meraviglia. Quello che vediamo è un complesso formato da ben cinque chiesette sovrapposte, costruite in epoche diverse attorno alla grotta dove si dice che si rifugiò San Romedio. Un luogo veramente fuori dal mondo con una forte connotazione mistica.

Entriamo, ci aspettano ancora più di un centinaio di scalini, che uniscono le 5 chiesette, per giungere fino in cima dove da un terrazzino triangolare che si sporge su 70 m di strapiombo ammiriamo un bellissimo panorama.


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